Il Joint Research Centre della Commissione Europea ha pubblicato nel mese di luglio 2022 un report che evidenzia come circa il 46% del territorio UE sia esposto a livelli di siccità allarmanti. Infatti, le incredibili ondate di caldo che si sono verificate in questi mesi estivi e le scarse precipitazioni, stanno portando ripercussioni negative su molti settori, tra i primi l’agricoltura. Sul territorio Nazionale, inoltre, i picchi di calore e siccità registrati hanno portato ad una perdita della produzione agricola per oltre 6 miliardi di euro. Uno scenario che rappresenta una delle tante conseguenze del cambiamento climatico in atto, il quale ci porta inevitabilmente a riflettere sulla necessità di introdurre pratiche in grado di aumentare la capacità di ritenzione idrica del terreno e, quindi, gestire al meglio le risorse idriche. Si tratta di interventi di Agricoltura 4.0 per rendere sempre più efficiente l’irrigazione dei campi coltivati. Ma vediamo meglio le potenzialità di questi sistemi, prosegui nella lettura.
Agricoltura 4.0 per diminuire il consumo di acqua
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Sempre più agricoltori stanno aprendo le proprie porte a sistemi di irrigazione 4.0, tecnologie in grado di ridurre fino al 20% i consumi di acqua rispetto ai sistemi di coltivazione tradizionali. In questo articolo, vista l’importanza dell’argomento, ci siamo fatti aiutare dagli esperti di AzAgri, l’e-commerce specializzato in vendita ricambi per mezzi agricoli. Si tratta di un approccio volto alla riduzione dei consumi e quindi lo spreco di acqua nell’agricoltura, basato sull’applicazione della corretta quantità di acqua in momenti precisi.
Ma come funziona l’irrigazione 4.0?
I sistemi interessati si occupano innanzitutto della raccolta di diverse tipologie di dati, come le condizioni del suolo o dati storici sull’uso dell’acqua nelle colture, ma anche informazioni meteorologiche. Una volta raccolti, i dati in questione vengono analizzati per calcolare con precisione il volume e il tempo di irrigazione. Volendo fare un esempio concreto, i dati raccolti fino ad oggi ci spiegano che per ogni ettaro di mais sarà possibile risparmiare fino al 10% di acqua rispetto ai metodi tradizionali, passando quindi dai 3600m3/ha ai 3240m3/ha grazie all’agricoltura di precisione. Oppure, nel caso di ortaggi e patate, si ridurrà del 12% il consumo, passando dai 5000m3/ha ai 4400m3/ha ogni anno.
Al momento il dato migliore è quello riscontrato nelle coltivazioni di barbabietole, con un risparmio del 20% e a seguire nei frutteti, con un risparmio del 15%. Diminuire sempre più il consumo di acqua porterà numerosi benefici, non solo a livello ambientale, ma anche economico grazie al considerevole risparmio sui costi di acqua per l’irrigazione e gasolio per il pompaggio.